Le Opportunità del Nuovo Conto Termico


Il Nuovo Conto Termico, entrato operativamente in vigore il 1/08/2016, costituisce oggi una grande fonte di opportunita' per gli enti locali, consistente in un cospicui contributo a fondo perduto (fino al 65%) delle spese necessarie per riqualificare energeticamente gli immobili di sua proprietà.
Esso potenzia e semplifica il meccanismo di sostegno già introdotto dal decreto 28/12/2012, che incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. I beneficiari sono Pubbliche Amministrazioni, imprese e privati che possono accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 200 destinati alla PA. Responsabile della gestione del meccanismo e dell’erogazione degli incentivi è il Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Con il nuovo Conto Termico è possibile riqualificare gli edifici esistenti per migliorarne le prestazioni energetiche, riducendo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta. Inoltre, il nuovo CT consente alle PA di esercitare il loro ruolo esemplare previsto dalle direttive sull’efficienza energetica e contribuisce a costruire un “Paese più efficiente”.
LE INNOVATIVE MODALITA' APPLICATIVE DI STAT
Nell'ambito delle proprie attività di ricerca ed approfondimento delle modalità di applicazione delle norme e delle fonti di finanziamento vigenti in modo opportunamente integrato e sinergico alle diverse situazioni ed esigenze dei contesti territoriali reali, STAT Srl ha messo a punto programmi di attività che, sfruttando il Partenariato Pubblico-Privato consentito dalla legge, utilizzano i contributi del Nuovo Conto Termico, insieme ad altri, come leva finanziaria per la effettiva risoluzione di problematiche complesse dell'Ente. Tra queste, vi sono sicuramente i piani di alienazione dell'ERP di proprietà, così come la effettiva concretizzazione delle pianificazioni di Piani Urbanistici settoriali come, ad es., il Piano Energetico Comunale (P.E.C.), i Piani di Recupero Esecutivi della L. 76/90, ecc.
La trasformazione in NZEB come Risorsa Finanziaria per un'alienazione efficace di Alloggi E.R.P. efficientati
Esempio tipico della modalità operativa integrata dI STAT srl è la stima, valorizzazione ed ottimizzazione del Patrimonio Pubblico disponibile (ERP) dell’Ente finalizzate alla sua alienazione mediante, ad es. la propedeutica regolarizzazione edilizia di eventuali abusi e l’efficientamento energetico degli edifici e degli alloggi, per renderli di nuovo conformi alle norme ed energeticamente all’avanguardia e quindi “appetibili” sul mercato, in genere costituito dagli stessi assegnatari (che hanno sempre la priorità) o da altre tipologie di soggetti del territorio “da tutelare”.
I Piani Energetici Comunali e il Nuovo Conto Termico
Altra utile modalità di utilizzo a fini pubblici dei contributi del NCT, studiata e messa a punto dalla STAT, è la realizzazione di Lottizzazioni di Piani Energetici vigenti o da elaborare, al fine di accedere in modo efficace e sostenibile agli incentivi che il legislatore rende disponibili ai due soggetti interessati: P.A. e Privato.
In particolare, la lettura dei Piani di cui alla Legge 10/91 - i Piani Energetici Comunali (P.E.C.) - in combinato disposto con la Normativa Urbanistica di cui alla Legge 457/78, nonchè alle leggi sui Condoni Edilizi e agli interventi di prevenzione sismica, determina la possibilità di far coincidere detti Piani Energetici con i Piani di Recupero Urbano.
In entrambe le elaborazioni per lo sviluppo del territorio interessato, i Piani così definiti consentono il loro frazionamento in Lotti Funzionali per la loro realizzazione, legando ogni singolo lotto alle specifiche risorse finanziarie che possono confluire sullo stesso obiettivo: incentivi GSE, Credito di Imposta per detrazioni fiscali per efficientamento energetico (privati), Credito per detrazioni fiscali a seguito di intervento antisismico, nonchè la stessa alienazione del patrimonio pubblico disponibile.
Se tali Piani così articolati vengono adottati ed approvati, laddove possibile, nella procedura straordinaria prevista dall'art. 34 e segg. del T.U. DLgs 76/90, si ha la spesa certa in tempi certi, coniugando l'interesse del Pubblico e del Privato in quanto tutti gli interventi indicati in tali Piani, in applicazione della Normativa straordinaria citata, sono qualificati come opere di Pubblico Interesse, urgenti e necessarie, da considerare come Opere Pubbliche. Il tutto, rafforzando tale qualificazione già prevista nella L. 10/91 prima citata.

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